La vita indipendente delle persone con disabilità

Le persone con disabilità hanno diritto ad avere una vita indipendente e per “vita indipendente” si intende una serie di misure che hanno lo scopo di favorire un’autonomia nella quotidianità delle persone con disabilità.


L’omonimo progetto viene introdotto dall’articolo 19 della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità in cui gli Stati si impegnano di riconoscere inclusione, piena e partecipe, nella società a tutte le persone con disabilità.
Nell’ordinamento italiano, invece, il progetto “Vita Indipendente” è stato inserito dalla Legge 162 del 1998 il quale, nel corso degli anni, ha attribuito anche ai Comuni del Paese la possibilità di poter proporre e sostenere invertenti inerenti e contribuire, così, ad una continua attività di inclusione sociale garantendo, a tutte le persone con disabilità, autodeterminazione e la possibilità di poter trascorrere la propria vita in maniera dignitosa.

Il “Progetto di Vita” per le persone con disabilità

Le persone con disabilità sono sono soggetti attivi della società, in grado di poter decidere sulla propria esistenza. Il “Progetto di Vita” nasce proprio da questo principio. Esso è il documento che individua i servizi, supporti e sostegni in grado di migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità.
L’obiettivo, infatti, è quello di permettere il raggiungimento dell' inclusione sociale e del miglioramento dell’autonomia per creare un percorso coordinato, integrato e continuativo capace di mettere al centro la persona con disabilità e la sua famiglia.
Il Progetto di Vita, dunque, ha il fine di congiungere, tutti i servizi offerti dai sistemi sanitario e sociale, previdenziale e scolastico, lavorativo e socio-relazionale, che confluiscono in programmi individualizzati e personalizzati che possano sviluppare le potenzialità, la partecipazione e garantire pari opportunità alle persone aventi disabilità.

L’attivazione dei progetti di vita sono disciplinati dall’art. 14 della Legge 328/2000 ma, anche il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 febbraio 2001, all’art. 2, riprende la necessità di programmare le prestazioni sociosanitarie e le azioni di protezione sociale sulla base di progetti personalizzati redatti in base a valutazioni multidimensionali. La persona, in questo modo, non è considerata più solo l’oggetto del sistema di prestazioni e risposte, ma diventa anche soggetto attivo che collabora, partecipa e sceglie il suo percorso di vita, anche quando la sua fragilità fisica o comportamentale non la facilita.

Sportello informativo di Progetti di Vita a Salerno

A Salerno è presente lo sportello informativo in materia di Progetti di Vita, Dopo di Noi e Vita Indipendente, presso l'ufficio delle Politiche Sociali del Comune, posto in essere da AVIC (Agenzia Vita Indipendente Campania) che si propone come servizio per facilitare l’accesso alle informazioni e di orientare le famiglie rispetto a percorsi progettuali condivisi. L’obiettivo, non è solo quello di garantire una consulenza alla pari, ma anche di offrire una possibilità di confronto e di assistenza di orientamento per l’affermazione dei diritti delle persone con disabilità tramite anche la redazione e attivazione dei progetti di vita individualizzati disciplinati dall’art. 14, legge 328/2000.

Lo sportello informativo di AVIC, infatti, rappresenta un vero e proprio luogo in cui si ha l’opportunità di ottenere risposte concretealle esigenze delle persone con disabilità e le loro famiglie grazie all’ausilio e alla professionalità di operatori specializzati e funzionari comunali che provvedono all’attivazione dei progetti di vita individualizzati e personalizzati.

«Tutto ciò costituisce un ulteriore aiuto alle famiglie e alle persone con disabilità nella guida, nell’orientamento ai servizi e all’eventuale reperimento delle risorse grazie all’indispensabile sinergia e collaborazione tra le istituzioni e le Associazioni». Asserisce il Coordinatore Regionale Anffas Campania, Salvatore Parisi.

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Da oltre 60 anni ANFFAS rappresenta una delle maggiori associazioni a tutela delle persone con disabilità ed è presente capillarmente su tutto il territorio nazionale e precisamente in 17 regioni ed oltre 80 province, attraverso le proprie strutture territoriali (165 Associazioni locali socie, 16 Organismi regionali, 50 Enti a marchio Anffas Onlus)

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